Romanzo di avventura
Il romanzo di avventura è un genere letterario che nasce nel XVIII secolo e che narra di viaggi in terre lontane e quindi celebra il coraggio e l'ingegno umano. L'incontro fra diverse culture offre uno spunto per riflettere e criticare la società in cui l'autore vive, ma anche per esaltarne i valori.Nella narrativa medioevale sorgono le favole cristiane del ciclo bretone e quindi di Artù e Ginevra, di Tristano e Isotta, dei cavalieri della Tavola Rotonda.
Altri importanti precedenti sono: l' Orlando furioso di Ludovico Ariosto, con la massiccia presenza dei temi dell'esplorazione, dell'ignoto e dell'azione; il Don Chisciotte di Cervantes ricco di satira e anticipazioni a tutto tondo.
Nascita e sviluppo del genere
Le prime opere che possono essere pienamente inserite nel genere del romanzo avventuroso furono scritte nell'Inghilterra settecentesca.È da ricordare anzitutto Robinson Crusoe (1719) di Daniel Defoe, in cui l'isolamento forzato fa rinascere nel protagonista un profondo sentimento religioso.
Al contrario, nei Viaggi di Gulliver (Gulliver's Travels), scritti dall'irlandese Jonathan Swift nel 1726, prevalgono l'intento satirico e un'amara constatazione dei difetti umani.
Tra i principali autori dell'Otto-Novecento sono da ricordare il francese Jules Verne (Viaggio al centro della Terra, Ventimila leghe sotto i mari, I figli del capitano Grant e molti altri), l'italiano Emilio Salgari (Il corsaro nero e il ciclo indo-malese), i britannici Robert Louis Stevenson (L'isola del tesoro, Il ragazzo rapito), Herman Melville (Moby Dick) e H. Rider Haggard (Le miniere di re Salomone), lo statunitense Mark Twain (Le avventure di Tom Sawyer).
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