« Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. »

domenica 27 ottobre 2013

Latitudine e longitudine. Mappe concettuali e giochi

Incominciamo con un gioco?
Devete trovare 5 tesori in 100 secondi per passare di livello. Leggete la latitudine e la longitudine in basso e clicca sulla crocetta giusta.
Clicca per trovare il tesoro




Il clima _ Mappa

Clima
È l'insieme delle condizioni atmosferiche medie in una determinata zona geografica ottenute da rilevazioni omogenee di dati presi per lunghi periodi di tempo.
Non va confuso con ‘tempo meteorologico’, risultante, per sua natura variabile, di fattori riferiti a un’area specifica e a un preciso intervallo temporale.
Il clima si definisce invece sulla base di elementi atmosferici, riferiti ad aree molto vaste, che tendono a ripetersi con regolarità nel tempo. L’Organizzazione mondiale della meteorologia (Wmo) ha stabilito che la durata minima delle serie temporali di dati continui per individuare le caratteristiche climatiche di una località è di trenta anni.
Gli elementi climatici sono fenomeni fisici misurabili, fra cui la temperatura, l’umidità, le precipitazioni e così via.
I fattori climatici sono a loro volta le condizioni che producono variazioni sugli elementi climatici.
Il motore del sistema climatico è il Sole, che riscalda la superficie terrestre con intensità variabile, causando un gradiente termico fra i poli e l’equatore. Il ripristino dell’equilibrio termico è affidato alla circolazione generale dell’atmosfera. Quello climatico è un sistema in equilibrio dinamico con le sue forzanti esterne, il Sole appunto, e interne, quali i cicli oceanici e la concentrazione di gas serra, che modifica il suo stato al variare dell’intensità delle forzanti stesse.
http://www.legambiente.it/temi/clima


sabato 26 ottobre 2013

Tettonica a zolle- Vulcani e terremoti

La teoria della Tettonica a Zolle 

Alcuni video: 
Passaggio a Nord-Ovest ► Il fenomeno dei terremoti e tsunami  (12:33)
Terremoti, eruzioni e tettonica a zolle (15:29)
La terra vista dal cielo 1 (27:17)
La terra vista dal cielo 2 (24:04)
Etna, Sicilia, l'eruzione perfetta (29:20)

Secondo questa teoria la parte superiore della terra e' considerata suddivisa in due strati con differenti proprieta' deformative. Lo strato superiore rigido, chiamato litosfera e' spesso circa 100 km sotto i continenti e circa 50 km sotto gli oceani ed e' costituito dalla crosta e dalla parte sottostante rigida del mantello superiore (vedere Sezione Interno della Terra). Lo strato sottostante, l' astenosfera si estende sino a 700 km di profondita' ed e' caratterizzato da rocce meno fragili, cioe' meno deformabili in confronto a quelle della litosfera. La litosfera rigida e' suddivisa in una dozzina di placche maggiori (che non coincidono necessariamente con i continenti) ed un gran numero di placche secondarie. Le placche litosferiche non sono stazionarie, al contrario esse "galleggiano" in modo complesso con velocita' dell'ordine dei 2-10 cm/anno sullo strato di rocce "soffici" della sottostante astenosfera.
L'idea delle placche "erranti" e' stata originalmente proposta nel 1912 dallo scienzato tedesco A. Wegener. 
Solo nella litosfera, a comportamento fragile, si ha la possibilita' di avere un terremoto.
La mappa sotto illustra la posizione dei terremoti nel globo. Essi non sono distribuiti a caso: le zone di contatto tra le varie placche sono quelli in cui sono concentrate il maggior numero di scosse. La posizione dei terremoti aiuta quindi a definire i margini di zolla (o delle placche).

 

I vulcani e i terremoti sono conseguenza di fratture e di movimenti della crosta terrestre, la parte più esterna e superficiale della Terra. Questa non costituisce un blocco unico, ma assomiglia piuttosto allo scudo di una tartaruga, è formata infatti da numerose zolle o placche in movimento.

I vulcani sono aperture naturali della crosta terrestre attraverso cui il magma (un insieme di rocce fuse, acqua e altre sostanze fluide e gassose) sale fino a uscire in superficie sotto forma di lava (materiale fluido incandescente), gas o materiale piroclastico (ceneri, lapilli, frammenti di lava solidificata).

In un vulcano si distinguono il serbatoio magmatico, più o meno profondo, che lo alimenta; il condotto o camino, attraverso cui il materiale magmatico è spinto in superficie; il cono, eventualmente formato dall’accumulo dei prodotti eruttivi e il cratere da cui sgorga la lava.
struttura_vulcano

Esistono poi i vulcani sottomarini, che sono quelli più diffusi sulla Terra: si tratta di spaccature della crosta oceanica da cui fuoriesce magma e gas. Da essi si originano le dorsali oceaniche, le isole e gli arcipelaghi di origine vulcanica. Quanto alla forma possono essere semplici spaccature, vulcani a scudo o anche vulcani a cono.
Sono considerati attivi quei vulcani che entrano periodicamente in eruzione. Si dicono quiescenti (cioè a riposo) quelli che per lunghi periodi non hanno avuto eruzioni, ma nei quali l’emissione di gas testimonia che i vulcani non sono ancora spenti. Spenti sono infine quei vulcani che da moltissimo tempo non danno alcun segno di vita.
La zona della Terra in cui vi è la più alta concentrazione di vulcani attivi è la cosiddetta Cintura di fuoco, che, dalle coste occidentali dell’America, prosegue in Asia con una miriade di isole vulcaniche grandi e piccole che lambiscono il continente, dal Giappone fino alla Polinesia.
Manifestazioni di vulcanesimo secondario (legate a vulcani in stato di quiescienza o prossimi a estinguersi) sono le solfatare, i soffioni, le fumarole, le attività termali e i geyser.

I terremoti sono costituiti da violenti movimenti della crosta terrestre. Il punto sotterraneo da cui partono le onde sismiche è detto ipocentro; il primo punto della superficie (che si trova sulla verticale dell’ipocentro) che viene raggiunto dalle onde, detto epicentro, è il luogo in cui si sprigiona maggiormente la potenza del terremoto.

epicentro e ipocentro
I movimenti sismici sono ondulatori quando si spostano in senso orizzontale; sussultori quando si diffondono in senso verticale.
Lo strumento utilizzato per “registrare” i fenomeni sismici è detto sismografo. Questo fornisce la rappresentazione grafica dell’andamento di un terremoto attraverso un sismogramma. Analizzando il sismogramma si può avere un’idea dell’intensità del terremoto e della distanza del sisma dal punto in cui è avvenuta la registrazione.
sismogramma
I gradi di un terremoto si misurano in base a due scale: la scala Richter (con grado massimo 10) che misura la “magnitudo”, cioè la quantità totale di energia liberata, e la scala Mercalli (che ha fino a dodici gradi di intensità) che misura i terremoti in base all’entità dei danni causati nella zona colpita.
I terremoti non sono sempre catastrofici; molto più spesso sulla Terra si verificano piccole scosse telluriche che non vengono percepite dall’uomo, ma solo dai sismografi. Ogni anno nel mondo si verificano migliaia di scosse sismiche, ma in media sono solo poche decine quelle che provocano danni gravi.
I terremoti non sono distribuiti sulla Terra in modo uniforme, si verificano infatti soprattutto dove esistono fratture e tensioni della crosta terrestre. In particolare le zone più soggette ai terremoti si trovano in prossimità delle linee di convergenza delle zolle crostali; lungo queste linee, infatti, le zolle premono l’una contro l’altra deformandosi a vicenda e accumulando nel tempo un’enorme tensione. Tutte le volte che questa tensione si libera di colpo si origina un terremoto. I fenomeni sismici, dunque, sono strettamente collegati all’orogenesi (formazione delle montagne) e al vulcanesimo, cioè sono frequenti nelle terre geologicamente più giovani, dove il sollevamento delle montagne è ancora in atto. Anche l’Italia, purtroppo, trovandosi lungo la linea di convergenza tra la zolla crostale africana e quella euroasiatica, è una regione altamente sismica, oltre che ricca di fenomeni vulcanici. Una zona ad altissimo rischio sismico è naturalmente quella, già citata, della Cintura di fuoco.

Etna il soffio del vulcano (video di 20:31) e articolo su Repubblica

VIDEO DELL'ETNA SU YOUTUBE

Articolo su Repubblica- Palermo del 25-10-2013

Dall'Etna dodici ore di spettacolo Riaperto l'aeroporto di Fontanarossa

Dall'Etna dodici ore di spettacolo Riaperto l'aeroporto di Fontanarossa
L'eruzione dell'Etna - Lapresse (lapresse)
Lo spazio aereo è rimasto interdetto fino alle 6.30. Dodici ore di spettacolo in cui la colonna di fumo ha raggiunto anche i 3 chilometri. L'eruzione ripresa dall'astronauta Luca Parmitano

L'Etna torna a ruggire e dà spettacolo. Lo fa a quasi sei mesi dall'ultima attività-lampo, registrata il 27 aprile scorso. Facendosi questa volta sentire e notare di più. L'eruzione è stata particolarmente spettacolare, osservabile da lontano: da Taormina, Catania e nel Siracusano. Come un primo attore di grande spessore, questa volta ha disatteso le fasi delle attività precedenti, che hanno avuto una esplosione improvvisa, conclusasi poche ore dopo.

Stavolta lo spettacolo è stato un crescendo, quasi rossiniano. Ha cominciato con una fase sismica, nel pomeriggio di ieri: il preavviso dell'avvio di un fenomeno stromboliano dal cratere di Sud-Est nella notte. Boati sempre più forti e ravvicinati hanno fatto da prologo ad altri tre terremoti, di magnitudo compresa tra 2.2 e 2.8, che hanno preceduto l'esplosione, prima dell'alba, di fontane di lava, sempre più alte e violente, e evidenti da decine di chilometri. Dodici ore di spettacolo.

Un "aiutino", secondo alcuni studi, sarebbe potuto venire dall'energia prodotta dalla forte scossa di terremoto di magnitudo 7.6 che è stata registrata, alle 19.10 di ieri, in Giappone a 320 chilometri a est dall'isola di Honshu. Ma per gli esperti dell'Ingv di Catania l'eruzione dell'Etna ci sarebbe stata comunque.
GUARDA IL VIDEO

Il materiale piroclastico ha svettato in cielo per centinaia di metri, ricadendo sulle zone sommitali del vulcano. Dalla stessa 'bocca' è uscita un'altissima colonna di cenere nera e gas, alta 2-3 chilometri, che, sospinta dal forte vento in alta quota, si è riversata sul versante sud-ovest del vulcano, ricoprendo di cenere i paesi alle pendici dell'Etna, a occidente di Catania. Un fenomeno che ha portato l'aeroporto del capoluogo a chiudere due dei quattro spazi aerei che delimitano l'Etna: atterraggi e decolli sono avvenuti dal mare. Una limitazione che ha comportato ritardi nei voli, ma ha permesso allo scalo di Fontanarossa di rimanere operativo. L'unico stop è avvenuto tra le 6 e le 7.10, per permettere di analizzare dimensioni e percorso della nube di cenere. La notte scorsa lo spazio aereo è rimasto chiuso. In mattinata la riapertura con qualche limitazione, e a mezzogiorno il via libera a tutti i voli.



Dall'Etna dodici ore di spettacolo Riaperto l'aeroporto di Fontanarossa
L'Etna durante l'eruzione fotografato da Luca Parmitano


E, anomalia rispetto alle altre eruzioni, questa volta il vulcano ha agito a più 'voci': mentre dalla 'bocca' del Sud-Est c'è stato anche il trabocco di una colata lavica che, bene alimentata, si è diretta verso la desertica Valle del Bove, all'improvviso, poco dopo le 08.20, c'è stata anche l'emissione di cenere lavica dal cratere di Nord-Est, da oltre un decennio in silenzio. Poi all'improvviso, nel primissimo pomeriggio, lo stop dell'attività stromboliana dal cratere di Sud-Est, coinciso con l'arrivo di nuvole che hanno coperto la zona sommitale del vulcano. Il 'tremore' registrato dall'Ingv di Catania nei condotti magmatici interni è crollato. Un piccolo 'bis' con l'emissione di cenere continuata dal cratere di Nord-Est, per poi chiudere le 'tende'. La scena è postata su Twitter dall'astronauta catanese Luca Parmitano, che segue tutto dallo spazio. Lo spettacolo è finito. E tutto è rinviato alla prossima eruzione.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/10/26/news/dall_etna_dodici_ore_di_spettacolo_stanotte_resta_chiuso_fontanarossa-69521394/

Il predicato: verbale e nominale - Mappa e link a un PREZI


mercoledì 16 ottobre 2013

"Diario di una schiappa"

« Prima di tutto voglio chiarire una cosa: Questo è un GIORNALE DI BORDO, non un diario.»

Diario di una schiappa è un libro scritto da Jeff Kinney nel 2007 negli Stati Uniti, uscito in Italia nel 2008 per le edizioni Il Castoro con la traduzione di Rossella Bernascone.

Il libro racconta le ridicolmente sfortunate vicende di un ragazzino di undici anni di nome Gregory Heffley, con molta ironia.

Il libro è diventato in poco tempo un best-seller con 60 milioni di copie vendute, superando nelle classifiche addirittura scrittori come Dan Brown; ha dato vita ad una serie considerata tra i più importanti fenomeni editoriali per ragazzi degli ultimi anni.

Il sito ufficiale (in inglese):
http://www.wimpykid.com/

lunedì 14 ottobre 2013

Scuola poetica siciliana - Due sonetti di Giacomo da Lentini



Giacomo da Lentini  (XIII secolo)
Sonetto
Diamante, né smiraldo, né zafino




  Diamante, né smiraldo, né zafino,
né vernul’altra gema prezïosa,
topazo, né giaquinto, né rubino,
4né l’aritropia, ch’è sì vertudiosa,

     né l’amatisto, né ’l carbonchio fino,
lo qual è molto risprendente cosa,
non àno tante belezze in domino
8quant’à in sé la mia donna amorosa.

     E di vertute tutte l’autre avanza,
e somigliante [a stella è] di sprendore,
11co la sua conta e gaia inamoranza,

     e più bell’e[ste] che rosa e che frore.
Cristo le doni vita ed alegranza,
14e sì l’acresca in gran pregio ed onore.
Giacomo da Lentini (XIII secolo)
Sonetto
Chi non avesse mai veduto foco




  [C]hi non avesse mai veduto foco
no crederia che cocere potesse,
anti li sembraria solazzo e gioco
4lo so isprendor[e], quando lo vedesse.

     Ma s’ello lo tocasse in alcun loco,
be·lli se[m]brara che forte cocesse:
quello d’Amore m’à tocato un poco,
8molto me coce – Deo, che s’aprendesse!

     Che s’aprendesse in voi, [ma]donna mia,
che mi mostrate dar solazzo amando,
11e voi mi date pur pen’e tormento.

     Certo l’Amor[e] fa gran vilania,
che no distringe te che vai gabando,
14a me che servo non dà isbaldimento.


Due vulcanologi in 3H - Bravissimi.




 

Come per magia, con un po' di aceto e bicarbonato...ecco l'eruzione vulcanica.

Questa è una reazione chimica dove due componenti si combinano, reagiscono tra di loro e formano altre sostanze. In particolare il bicarbonato (formula chimica NaHCO3) reagisce con l’aceto (formula chimica CH3COOH) dando origine all’anidride carbonica (formula chimica CO2) che è un gas (ecco il perché del gorgogliare), all’acetato di sodio e all’acqua. L’anidride carbonica è lo stesso gas che emettiamo durante la respirazione, gas che le piante assorbono restituendoci ossigeno.

Clicca per guardare il video su YOUTUBE.

domenica 13 ottobre 2013

Uno sguardo al cielo


cometa5curiosita


Guarda il sistema solare su Solarsystemscope

 Ison: le 5 cose che non sappiamo sulla cometa del secolo

La Cometa Ison, oltre una settimana fa, è entrata nel sistema solare interno, oltrepassando Marte e avvicinandosi sempre di più al Sole. In attesa del fatidico 28 novembre 2013, giorno in cui essa raggiungerà il perielio, ossia la distanza minima dal sole, ecco le 5 curiosità sulla cometa del secolo.

 1 . Probabilmente non sarà la cometa del secolo
Ison è stata etichettata cometa del secolo fin dalla sua scoperta, avvenuta a settembre del 2012. Alcune previsioni, allora, fecero pensare che essa sarebbe arrivata a brillare quanto la luna piena tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre. Ma la paura degli scienziati, oggi, è legata alla sopravvivenza stessa della cometa, minacciata dalla sempre minore distanza dal Sole. “Probabilmente, Ison sarà una delle comete più brillanti degli ultimi anni e, grazie alla comunità astronomica mondiale, ci auguriamo che sia anche una delle comete più osservate della storia”, secondo i ricercatori del Nasa Comet ISON Observation Campaign. Ma che sia la cometa del secolo, è ancora tutto da vedere.

2. Ison non è enorme

In base a quanta polvere la cometa sta perdendo, è stato calcolato che il suo nucleo misura tra 200 m e 2 km. Altre stime hanno ipotizzato un diametro massimo di 5 km. Ciò la rende una cometa di medie dimensioni se non un po' più piccola della media. È certamente lontana dalla stazza della spettacolare cometa Hale-Bopp, larga circa 30 km, che illuminò i cieli notturni della Terra durante il suo passaggio, nel 1997.

3. Tanti gli occhi puntati su Ison

I ricercatori considerano l'approccio ravvicinato al sole della cometa Ison come una rara occasione per conoscere la composizione delle comete, ciò che resta dei primi momenti di vita del sistema solare. Ison permetterà agli scienziati di monitorare l'evoluzione di una cometa su un periodo di tempo molto più lungo. Per usufruire di questa opportunità, CIOC sta coordinando una campagna di osservazione globale che si avvale di una serie di attività sia dalla Terra che dallo spazio. Ad osservare la cometa saranno ad esempio il telescopio spaziale Hubble e il Solar Dynamics Observatory della NASA ma anche alcuni strumenti europei dell'Esa.

4. La cometa Ison non costituisce una minaccia per la Terra

Noi abitanti della Terra non abbiamo nulla da temere. Non importa come la cometa si comporterà quando si avvicinerà al sole. Essa sarà distante dalla Terra la bellezza di 64 milioni di km, durante il suo volto attraverso il sistema solare interno. E se anche dei frammenti di cometa dovessero staccarsi, cosa che certamente accadrà, essi non voleranno in direzioni diverse ma continueranno a viaggiare lungo il percorso della loro “madre”.

5. Presto potrebbe essere visibile

Nessuno sa esattamente come brillerà Ison e quando. Ma supponendo che essa riesca a sopravvivere alle prossime settimane, la cometa potrebbe diventare visibile agli osservatori del cielo già con un binocolo alla fine del mese di ottobre. I più fortunati saranno gli abitanti dell'emisfero nord, che potranno ammirarla subito dopo il tramonto.
Se riesci a scattare delle belle foto del cielo, partecipa gratuitamente al Pifa, il Premio Italiano di Fotogragfia Astronomica organizzato da NextMe. Leggi il Regolamento
Francesca Mancuso
Foto: Nasa-Esa
Fonte:http://www.nextme.it/cometa-ison/6449-cometa-del-secolo-ison-5-cose-che-non-sappiamo 

giovedì 10 ottobre 2013

La linea del tempo-esercizio


La Storia

LA STORIA
La storia è lo studio degli eventi culturali e politici dall'inizio della storia umana fino ad oggi.
Generalmente con tale termine viene indicato il periodo storico, successivo alla preistoria, che va dall'introduzione della scrittura, databile verso il 3100 a.C., sino ai giorni nostri.

Storia antica
Dai Sumeri ai Persiani (ca. 2900-500)
Antico Egitto
Fenici
Grecia Antica
Magna Grecia
Etruschi
Roma antica (dall’800 a.C. sino al 476 d.C.)

Storia Medievale (dal 476 d.C. al 1492 d.C., cioè dal V al XIV secolo)
·      Alto Medioevo (dal V al X secolo), da qualcuno detto dei "secoli bui"), che va dal V al X secolo ed è caratterizzato da condizioni economiche disagiate e da continue invasioni da parte di Slavi, Arabi, Vichinghi e Magiari;
·      Basso medioevo, (dal X al XIV secolo)un periodo intermedio, che vede lo sviluppo di forme di governo basate su signorie e vassallaggio, con la costruzione di castelli e la rinascita della vita nelle città; poi un crescente potere reale e la rinascita di interessi commerciali, specie dopo la peste del XIV secolo.

Storia moderna (dal 1492 d.C. al 1789 d.C., cioè dal XV al XVIII secolo)

Storia Contemporanea (dal 1800 d.C. ad oggi, cioè dal XIX secolo ad oggi)
I fatti di oggi

mercoledì 9 ottobre 2013

Gara di geografia 2H

Ragazzi VS Ragazze.
Oggi abbiamo lavorato in due gruppi e ognuno doveva scrivere 10 domande partendo dal libro di geografia studiando le pagine sulle esplorazioni geografiche: inizia l'età moderna e finisce il medioevo.
Bravi tutti e due i gruppi.

domenica 6 ottobre 2013

Il geografo - Mappa concettuale


Il verbo - mappa concettuale


Il verbo - esercizio


Il testo narrativo - Mappa


I movimenti della Terra

La terra è il terzo pianeta del sistema solare e la sua forma è simile a quella di un geoide. I principali moti della terra sono di rotazione e quello di rivoluzione; altri moti sono di precessione, di nutazione e di traslazione.

Rotazione Il moto di rotazione è quello che la terra compie girando intorno al proprio asse da ovest verso est. L'asse terrestre è l'asse immaginario (che è inclinato rispetto al piano dell'eclittica di 66° e 33) che attraversa la terra tra il polo nord e il polo sud. Il periodo di tempo necessario alla terra per compiere una rotazione completa, prendendo come riferimento il sole è detto giorno solare che è pari a 24 ore. Al moto di rotazione sono dovuti vari fenomeno fra cui: la rotazione apparente da est verso ovest del sole e del cielo stellato, quando in realtà è la terra cha ruota intorno a se stessa da ovest verso est e l'alternarsi del giorni e della notte.

Rivoluzione

Il moto di rivoluzione invece è quello che la terre compie girando intorno al sole da ovest verso est. Durante questo movimento la terra descrive un'orbita ellittica (detta eclittica) di cui il sole occupa uno dei due fuochi. La terra, perciò, varia continuamente la sua distanza rispetto il sole. Nel punto più vicino, perielio, dista dal sole 1477 milioni di chilometri, mentre nel punto più lontano, afelio, ne dista 152 milioni di chilometri. Il periodo di tempo impiegato dalla terra per compiere una rivoluzione completa si chiama un anno il quale dura 365 giorni 5 ore 48 minuti e 46 secondi. Il moto di rivoluzione da origine alle stagioni astronomiche che sono quattro: primavera, estate, autunno e inverno. La terra in questo moto intorno al sole, viene a trovarsi in quattro posizioni particolari nei giorni che segnano le stagioni astronomiche:
  • equinozio di primavera (21 marzo: inizio dalla primavera)
  • solstizio d'estate (21 giugno: inizio dell'estate)
  • equinozio d'autunno (23 settembre: inizio dell'autunno)
  • solstizio d'inverno (22 dicembre: inizio inverno) 

Precessione

Il moto di precessione consiste nel fatto che l'asse terrestre non si mantiene parallelo a se stesso durante il moto di rivoluzione, ma descrive nel cielo un cerchio attorno al polo dell'eclittica; questo moto non ha luogo lungo una circonferenza, bensì secondo una linea ondulata (moto di nutazione).

Traslazione

La terra compie infine un moto di traslazione tra le stelle con l'intero sistema solare.