Articolo su Repubblica- Palermo del 25-10-2013
Dall'Etna dodici ore di spettacolo Riaperto l'aeroporto di Fontanarossa
Lo spazio aereo è rimasto interdetto fino alle
6.30. Dodici ore di spettacolo in cui la colonna di fumo ha raggiunto
anche i 3 chilometri. L'eruzione ripresa dall'astronauta Luca Parmitano
Stavolta lo spettacolo è stato un crescendo, quasi rossiniano. Ha cominciato con una fase sismica, nel pomeriggio di ieri: il preavviso dell'avvio di un fenomeno stromboliano dal cratere di Sud-Est nella notte. Boati sempre più forti e ravvicinati hanno fatto da prologo ad altri tre terremoti, di magnitudo compresa tra 2.2 e 2.8, che hanno preceduto l'esplosione, prima dell'alba, di fontane di lava, sempre più alte e violente, e evidenti da decine di chilometri. Dodici ore di spettacolo.
Un "aiutino", secondo alcuni studi, sarebbe potuto venire dall'energia prodotta dalla forte scossa di terremoto di magnitudo 7.6 che è stata registrata, alle 19.10 di ieri, in Giappone a 320 chilometri a est dall'isola di Honshu. Ma per gli esperti dell'Ingv di Catania l'eruzione dell'Etna ci sarebbe stata comunque.
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Il materiale piroclastico ha svettato in cielo per centinaia di metri, ricadendo sulle zone sommitali del vulcano. Dalla stessa 'bocca' è uscita un'altissima colonna di cenere nera e gas, alta 2-3 chilometri, che, sospinta dal forte vento in alta quota, si è riversata sul versante sud-ovest del vulcano, ricoprendo di cenere i paesi alle pendici dell'Etna, a occidente di Catania. Un fenomeno che ha portato l'aeroporto del capoluogo a chiudere due dei quattro spazi aerei che delimitano l'Etna: atterraggi e decolli sono avvenuti dal mare. Una limitazione che ha comportato ritardi nei voli, ma ha permesso allo scalo di Fontanarossa di rimanere operativo. L'unico stop è avvenuto tra le 6 e le 7.10, per permettere di analizzare dimensioni e percorso della nube di cenere. La notte scorsa lo spazio aereo è rimasto chiuso. In mattinata la riapertura con qualche limitazione, e a mezzogiorno il via libera a tutti i voli.
E, anomalia rispetto alle altre eruzioni, questa volta il vulcano ha agito a più 'voci': mentre dalla 'bocca' del Sud-Est c'è stato anche il trabocco di una colata lavica che, bene alimentata, si è diretta verso la desertica Valle del Bove, all'improvviso, poco dopo le 08.20, c'è stata anche l'emissione di cenere lavica dal cratere di Nord-Est, da oltre un decennio in silenzio. Poi all'improvviso, nel primissimo pomeriggio, lo stop dell'attività stromboliana dal cratere di Sud-Est, coinciso con l'arrivo di nuvole che hanno coperto la zona sommitale del vulcano. Il 'tremore' registrato dall'Ingv di Catania nei condotti magmatici interni è crollato. Un piccolo 'bis' con l'emissione di cenere continuata dal cratere di Nord-Est, per poi chiudere le 'tende'. La scena è postata su Twitter dall'astronauta catanese Luca Parmitano, che segue tutto dallo spazio. Lo spettacolo è finito. E tutto è rinviato alla prossima eruzione.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/10/26/news/dall_etna_dodici_ore_di_spettacolo_stanotte_resta_chiuso_fontanarossa-69521394/
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