Ripassiamo alcuni momenti della storia antica.
L'età antica (3.000 a. C- 476 d.C.)
Si suole convenzionalmente considerare l'età antica il periodo che va dalle prime attestazioni scritte alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 d.C.).
Le prime civiltà urbane complesse hanno avuto origine nelle regioni fluviali (i bacini del Tigri e dell'Eufrate, dell'Indo, del Nilo e del Fiume Giallo). E' stato comunque il Mediterraneo e il centro della civiltà antica: le regioni della Siria, della Grecia, dell'Italia e del Nord Africa hanno visto il sorgere di più organismi statali capaci di estendere il loro dominio su parti sulle coste mediterranee.
Egizi
La civiltà millenaria dei faraoni
In Egitto è nata e si è sviluppata per oltre tremila anni una delle civiltà più importanti della storia dell'umanità. Essa dipendeva interamente dalle acque del fiume Nilo che ogni anno straripavano e inondavano le terre circostanti rendendole coltivabili.
Ciò ha portato alla nascita di uno Stato sempre più complesso, al vertice del quale si trovava un sovrano che veniva chiamato faraone. Gli Egizi hanno contribuito in maniera notevole al progresso della storia umana con l'invenzione della scrittura e con la realizzazione di importanti opere d'arte e imponenti costruzioni, quali per esempio le piramidi, ponendo anche le basi di scienze come la matematica e soprattutto la medicina.
Greci antichi
Alle radici della cultura occidentale
Per le straordinarie esperienze vissute in diversi campi ‒ dalla politica alla letteratura ‒ e per le affascinanti creazioni di cui furono capaci ‒ nel mito e nell'arte, nella scienza e nella filosofia ‒, gli antichi Greci hanno avuto un posto particolare nella storia della nostra civiltà.
Le prime forme di democrazia si svilupparono ad Atene dal V secolo a. C. Democrazia significa "potere del popolo", e deriva dal greco "demos" popolo e da "kratos" potere.
Nella democrazia greca avevano i diritti politici soltanto i cittadini maschi adulti. Erano esclusi le donne, gli stranieri, gli schiavi.
Anche la storia nacque in Grecia e si proponeva di studiare i fatti del passato e le loro cause basandosi soltanto su fatti accertati e documentati. Il primo e più importante storico fu Erodoto.
Un'altra eredità della civiltà greca sono i giochi olimpici che furono organizzati per la prima volta nel 776 a. C. nella città di Olimpia dove vi era un importante santuario di Zeus. I giochi si svolgevano ogni 4 anni e duravano una settimana. Vi partecipavano atleti provenienti da tutte le città. Le discipline erano: la corsa, il pugilato, il lancio del disco. Per tutta la durata dei giochi (cinque giorni) venivano sospese le guerre in tutta la Grecia: questa tregua era chiamata Tregua Olimpica. I greci usavano le Olimpiadi anche come metodo per contare gli anni. Nel 393 d. C. i giochi furono vietati e ripresero solo nel 1896 proprio nella città di Atene.
Nel IV secolo a. C. l'esperienza greca continuò con Filippo II e il figlio Alessandro Magno, re di Macedonia, che guidò una spedizione contro la Persia e fondò l'impero più vasto fino ad allora mai esistito. L'epoca compresa tra la morte di Alessandro e la conquista romana viene definita età ellenistica.
Romani antichi
Con la spada e con le leggi alla conquista del mondo
VIDEO SULLA LEGGENDA DELLE ORIGINI DI ROMA https://www.youtube.com/watch?v=pN-7lQzlkhE
Il popolo romano ebbe origine da una mescolanza di elementi latini, sabini ed etruschi.
Dalla fondazione della città di Roma con Romolo nel 753 a. C. in poche centinaia di anni i Romani divennero i padroni della maggior parte del mondo allora conosciuto.
L’artefice delle loro conquiste territoriali fu senz’altro l’esercito, ben addestrato, disciplinatissimo e tecnologicamente all’avanguardia; ma tali conquiste furono mantenute grazie agli apparati di governo, alla certezza del diritto e all’universalismo romani.
L'impero romano riuscì a mantenere i controllo di un territorio così vasto anche perchè concedeva ai popoli sottomessi la cittadinanza romana, cioè gli stessi diritti dei romani, e inoltre perchè possedeva un sistema di comunicazione efficiente e capillare.
I romani a partire dal V secolo crearono un vasto Impero con un'unica amministrazione ed un'unica moneta.
L'Impero romano aveva al centro il Mar Mediterraneo e comprendeva buona parte dell'attuale Europa.
Dal 31 a.C. Roma si trasforma da Repubblica ad Impero con il principe Ottaviano Augusto che riuscì ad ottenere il titolo di imperatore. Ad Augusto succedettero 4 imperatori della dinastia Giulio-Claudia (Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone), a cui seguirono gli imperatori della dinastia dei Flavi.
Con l'imperatore Traiano l'impero arrivò alla sua massima estensione, a cui però seguì un periodo di caos politico.
Governati al tempo della Repubblica da un sistema che racchiudeva i pregi delle tre forme politiche dell’antichità – monarchia, aristocrazia e democrazia –, con l’avvento dell’Impero i Romani accrebbero sicurezza e ricchezza ma persero la libertà politica.
Con la spada e con le leggi alla conquista del mondo
VIDEO SULLA LEGGENDA DELLE ORIGINI DI ROMA https://www.youtube.com/watch?v=pN-7lQzlkhE
Il popolo romano ebbe origine da una mescolanza di elementi latini, sabini ed etruschi.
Dalla fondazione della città di Roma con Romolo nel 753 a. C. in poche centinaia di anni i Romani divennero i padroni della maggior parte del mondo allora conosciuto.
L’artefice delle loro conquiste territoriali fu senz’altro l’esercito, ben addestrato, disciplinatissimo e tecnologicamente all’avanguardia; ma tali conquiste furono mantenute grazie agli apparati di governo, alla certezza del diritto e all’universalismo romani.
L'impero romano riuscì a mantenere i controllo di un territorio così vasto anche perchè concedeva ai popoli sottomessi la cittadinanza romana, cioè gli stessi diritti dei romani, e inoltre perchè possedeva un sistema di comunicazione efficiente e capillare.
I romani a partire dal V secolo crearono un vasto Impero con un'unica amministrazione ed un'unica moneta.
L'Impero romano aveva al centro il Mar Mediterraneo e comprendeva buona parte dell'attuale Europa.
Dal 31 a.C. Roma si trasforma da Repubblica ad Impero con il principe Ottaviano Augusto che riuscì ad ottenere il titolo di imperatore. Ad Augusto succedettero 4 imperatori della dinastia Giulio-Claudia (Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone), a cui seguirono gli imperatori della dinastia dei Flavi.
Con l'imperatore Traiano l'impero arrivò alla sua massima estensione, a cui però seguì un periodo di caos politico.
Governati al tempo della Repubblica da un sistema che racchiudeva i pregi delle tre forme politiche dell’antichità – monarchia, aristocrazia e democrazia –, con l’avvento dell’Impero i Romani accrebbero sicurezza e ricchezza ma persero la libertà politica.
Crisi e caduta dell'Impero romano
La caduta dell'Impero Romano d'Occidente, causata anche dall'indebolimento seguito allo sforzo di dover tenere unito un Impero che si estendeva a nord come mai era avvenuto in passato, segnò quindi non soltanto un'importante cesura politica, ma anche l'inizio dello spostamento verso nord (ad esempio con il successivo Regno franco di Clodoveo) e verso est (Costantinopoli e la regione siriaca) del fulcro economico e politico del mondo europeo e mediorientale.
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