« Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. »

venerdì 13 marzo 2015

Arabi a Palermo in 1G-1D

http://www.scuola.rai.it/lezione/lislam/2734/default.aspx

Nel IX secolo musulmani dal NordAfrica invasero la Sicilia, iniziarono la conquista dell'isola nell'anno 827 d.c e conquistarono Palermo nell'831 e l'intera isola nel 965.
Nel periodo musulmano Palermo divenne una città importante nei commerci e nella cultura, secondo il geografo Arabo Ibn Hawqal in città vi erano più di 300 moschee.
Fu un periodo di prosperità e tolleranza in cui cristiani , ebrei ed islamici convivevano in armonia.
La potenza musulmana fu indebolita dalle lotte interne che portarono nel 1072 all'assedio e alla conquista di Palermo da parte di Roberto il Guiscardo e Ruggero d'Altavilla, entrambi normanni.

Economia
Gli arabi iniziarono lo sfruttamento agricolo del territorio di Palermo anche attraverso la costruzione di opere architettoniche. Coltivarono agrumi, papiri e cotone.
Anche il porto di Palermo diventerà uno dei più importanti per il commercio nel Mediterraneo.

Urbanistica
I conquistatori musulmani trasformarono la città di Palermo costruendo nuovi edifici pubblici e difensivi. La moschea più importante si trovava al posto dell'attuale Cattedrale.
La città viene divisa in 5 quartieri:
1) KASR;
2) IL QUARTIERE della GRANDE MOSCHEA;
3) LA KALSA sulla riva del mare (dietro il foro italico oggi);
4) la zona degli SCHIAVONI attraversata dal fiume Papireto;
5) IL MOASCHER, l'antico quartiere dei soldati.
A causa della forte immigrazione dalla Sicilia e dal Mediterraneo sorsero nuovi quartieri come i Lattarini (il quartiere delle botteghe).
Nell' XI secolo vennero costruite nuove mura per comprendere e proteggere anche i nuovi quartieri.


Alcuni monumenti che ci ricordano la presenza araba a Palermo sono:
1) il ponte dell'Ammiraglio;
2) e i numerosi monumenti costruiti sotto i normanni ma da artisti e maestranze arabe, da cui l'arte arabo-normanna.

1 commento:

Maria D'Asaro ha detto...

Domani farò leggere in classe, in I N, questi appunti così appropriati. Grazie.