Federico II Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 – Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250) fu re di Sicilia, Duca di Svevia, re di Germania e Imperatore dei Romani (come Federico II del Sacro Romano Impero, eletto nel 1211, incoronato ad Aquisgrana nel 1215, incoronato a Roma dal papa nel 1220), infine re di Gerusalemme.
Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen e discendeva per parte di madre dalla dinastia normanna degli Altavilla, regnanti di Sicilia.
Conosciuto con gli appellativi stupor mundi ("meraviglia o stupore del mondo") o puer Apuliae ("fanciullo di Puglia")
Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante
che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e
del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende
popolari, nel bene e nel male.
Il suo regno fu principalmente caratterizzato da una forte attività
legislativa e di innovazione artistica e culturale, volte ad unificare
le terre e i popoli, fortemente contrastata dalla Chiesa. Egli stesso fu
un apprezzabile letterato, convinto protettore di artisti e studiosi.
La sua corte fu luogo di incontro fra le culture greca, latina, araba ed
ebraica.
Uomo di straordinaria cultura ed energia, stabilì in Sicilia e nell'Italia meridionale un qualcosa molto somigliante a un moderno regno governato centralmente con una burocrazia efficiente. Federico II parlava sei lingue (latino, siciliano, tedesco, francese, greco e arabo) e giocò un ruolo importante nel promuovere la letteratura attraverso la Scuola Siciliana della poesia. La sua corte siciliana reale a Palermo, dal 1220 circa sino alla sua morte, ha visto il primo utilizzo di una forma letteraria di una lingua romanza, il siciliano.
La poesia che veniva prodotta dalla scuola ha avuto una notevole
influenza sulla letteratura e su quella che sarebbe diventata la moderna
lingua italiana. La scuola e la sua poesia furono salutate da Dante e dai suoi contemporanei e anticipò di almeno un secolo l'uso dell'idioma toscano come lingua d'elite letteraria d'Italia.
Da http://it.wikipedia.org
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