« Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. »
giovedì 28 febbraio 2013
Discorso diretto e indiretto
Per riferire i pensieri o parole di qualcuno usiamo il discorso diretto, cosidetto perchè riporta direttamente le parole pronunciate, il discorso indiretto, con il quale le stesse parole vengono invece riferite per mezzo di una proposizione subordinata dipendente da verbi come dire, riferire, esclamare, ecc.
• Discorso diretto: Marta dice a Fatima: "sei molto simpatica"; mia madre mi chiede sempre: "stai bene?".
• Discorso indiretto: Marta dice a Fatima che è molto simpatica; mia madre mi chiede sempre se sto bene.
DAL DISCORSO DIRETTO AL DISCORSO INDIRETTO
Nel passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto sono necessari alcuni cambiamenti:
• scompaiono i due punti e le virgolette
si sostituiscono con CHE, DI, SE.
• Discorso diretto: Marta dice a Fatima: "sei molto simpatica"; mia madre mi chiede sempre: "stai bene?".
• Discorso indiretto: Marta dice a Fatima che è molto simpatica; mia madre mi chiede sempre se sto bene.
DAL DISCORSO DIRETTO AL DISCORSO INDIRETTO
Nel passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto sono necessari alcuni cambiamenti:
• scompaiono i due punti e le virgolette
si sostituiscono con CHE, DI, SE.
Geografia 2.0
Vai a Google map
Google Maps (nome precedente Google Local) è un servizio accessibile dal relativo sito web che consente la ricerca e la visualizzazione di mappe geografiche di buona parte della Terra.
Oltre a questo è possibile ricercare servizi in particolari luoghi, tra cui ristoranti, monumenti, negozi, trovare un possibile percorso stradale tra due punti e visualizzare foto satellitari di molte zone con diversi gradi di dettaglio (per le zone che sono state coperte dal servizio si riescono a distinguere in molti casi le case, i giardini, le strade e così via).
Scarica Google Earth
Fai un viaggio virtuale in qualsiasi località del mondo. Esplora immagini, rilievi ed edifici in 3D. Trova città, luoghi e attività commerciali locali.Google Earth è un software che genera immagini virtuali della Terra utilizzando immagini satellitari ottenute dal telerilevamento terrestre, fotografie aeree e dati topografici memorizzati in una piattaforma GIS.
Il programma è distribuito gratuitamente dalla società Google.
martedì 26 febbraio 2013
Totò - Raccolta di gag da antologia della comicità
venerdì 22 febbraio 2013
Mito - da Wikipedia
Mito
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Un mito (dal greco μύθος, mythos, pronuncia müthos) è una narrazione investita di sacralità relativa alle origini del mondo o alle modalità con cui il mondo stesso e le creature viventi hanno raggiunto la forma presente in un certo contesto socio culturale o in un popolo specifico. Di solito i suoi protagonisti sono dei ed eroi come protagonisti delle origini del mondo in un contesto sacrale.
Spesso le vicende narrate nel mito hanno luogo in un'epoca che precede la storia scritta.
Nel dire che il mito è una narrazione sacra s'intende che esso viene considerato verità di fede e che gli viene attribuito un significato religioso o spirituale. Ciò naturalmente non implica né che la narrazione sia vera, né che sia falsa.
Al tempo stesso il mito è la riduzione narrativa di momenti legati alla dimensione del rito, insieme al quale costituisce un momento fondamentale dell'esperienza religiosa volta a soddisfare il bisogno di fornire una spiegazione a fenomeni naturali o a interrogativi sull'esistenza e sul cosmo.
giovedì 21 febbraio 2013
martedì 19 febbraio 2013
A scuola di montaggio
Montaggio classico
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
IL MONTAGGIO CLASSICO |
Questa tecnica narrativa consiste principalmente nel raccordare le varie inquadrature di un film in modo tale che lo spettatore non se ne renda conto, favorendo in questo modo una visione più immersiva e "dolce" del film stesso. Una persona la quale guardi una pellicola senza badare al montaggio e alle scelte autoriali è infatti più facilmente portata a proiettarsi nella vicenda narrata e a immedesimarsi con i suoi personaggi. Lo scopo del découpage classico è quindi soprattutto drammatico.
La tecnica principalmente utilizzata per rendere il più possibile invisibili gli stacchi di montaggio è quella dei raccordi.
- Raccordo sullo sguardo: la prima inquadratura mostra un personaggio che guarda in una direzione. la seconda inquadratura mostra l'oggetto dello sguardo. Il montaggio è in questo caso difficilmente percepibile perché la regia "asseconda" il desiderio dello spettatore di guardare ciò che anche il personaggio sta guardando.
- Raccordo sul movimento: il personaggio inizia un'azione/un gesto nella prima inquadratura (spesso muovendosi verso il fuori campo o comunque una zona nascosta). La seconda inquadratura mostra la conclusione di questo gesto. Anche in questo caso il montaggio va incontro al desiderio dello spettatore di seguire l'azione e di conseguenza non viene percepito il taglio.
- Raccordo sull'asse: tra la prima e la seconda inquadratura viene mantenuto lo stesso asse Soggetto/Macchina da presa. A cambiare è soltanto la distanza.
- Raccordo sonoro: un forte suono fuoricampo può fare da "pretesto" per uno stacco di montaggio difficilmente percepibile. Viceversa una musica o una voce a cavallo di due diverse inquadrature funge da "collante", legandole tra loro.
lunedì 18 febbraio 2013
giovedì 14 febbraio 2013
Bravi. Si impara facendo.
Abbiamo aderito come 1i al Progetto di "Educazione stradale".
I ragazzi e le ragazze presenti sabato scorso hanno lavorato tutti con impegno e passione.
Brave e Bravi.
I ragazzi e le ragazze presenti sabato scorso hanno lavorato tutti con impegno e passione.
Brave e Bravi.
Rinuncia o dimissioni del pontefice?
Rinuncia all'ufficio di
romano pontefice
Da
Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La rinuncia all'ufficio di romano pontefice
o rinuncia al ministero pietrino o rinuncia papale
(in latino renuntiatio pontificalis) è un istituto
giuridico previsto dal codice di
diritto canonico che regola le modalità di cessazione di un papa dal proprio ufficio per
dimissioni volontarie e costituisce l'unica altra causa di cessazione oltre
alla morte del pontefice.
Si tratta di
una ipotesi molto rara: nella storia della Chiesa vi sono stati pochi casi di
cessazione per rinuncia; Ponziano,
Silverio, Benedetto IX (1
maggio 1045), Gregorio
VI (20 dicembre 1046), Celestino V (13
dicembre 1294) e Gregorio
XII (4 luglio 1415) hanno fonti certe, mentre per quanto riguarda Clemente I e Giovanni XVIII ci
si affida alla tradizione.
Benedetto XVI ha
annunciato la propria intenzione di rinunciare alla carica di pontefice il 28 febbraio 2013 alle ore 20:00.
Il Codice di
diritto canonico (Codex Iuris
Canonici) del 1983, al Libro II "Il popolo di Dio", parte seconda
"La suprema autorità della Chiesa", capitolo I "Il Romano
Pontefice e il Collegio dei Vescovi", contempla la rinuncia all'ufficio di
romano pontefice:
« Can. 332 - §2. Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo
ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e
che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la
accetti. »
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martedì 12 febbraio 2013
Lotta per le investiture-Mappa concettuale
La lotta delle investiture, che contrapposePapato e Impero nei secoli XI e XII, ebbe per oggetto la concessione dell'investitura imperiale delle regalie
(i diritti pertinenti al regno o pubblici) agli ecclesiastici. Tale
"lotta" consisteva nella disputa tra Papato e Impero riguardo a chi
dovesse dare il titolo di Vescovo ad un membro della società
ecclesiastica, la cosiddetta "Investitura episcopale".
venerdì 8 febbraio 2013
L’educazione alla sicurezza stradale
Rispetto delle regole, di sé e dell'altro, sani stili di vita, prudenza,
riconoscimento della responsabilità nelle proprie scelte e nelle
proprie azioni, sono valori fondamentali dell’Educazione alla Sicurezza
Stradale compresi in “Cittadinanza e Costituzione”.
L’educazione alla sicurezza stradale mira a sviluppare una conoscenza corretta e certa delle norme che muovono l’ambiente stradale facendo acquisire la consapevolezza delle possibili conseguenze delle azioni. Essa è un impegno lungo e paziente, ma anche una sfida che ha l’obiettivo di mettere i giovani, cittadini del futuro, al riparo dai rischi e dai pericoli.
L’educazione alla sicurezza stradale mira a sviluppare una conoscenza corretta e certa delle norme che muovono l’ambiente stradale facendo acquisire la consapevolezza delle possibili conseguenze delle azioni. Essa è un impegno lungo e paziente, ma anche una sfida che ha l’obiettivo di mettere i giovani, cittadini del futuro, al riparo dai rischi e dai pericoli.
giovedì 7 febbraio 2013
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