« Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. »

lunedì 26 gennaio 2015

Dolce stil novo in 2G

 

Guido Guinizzelli

Io voglio del ver la mia donna laudare 

Io voglio del ver la mia donna laudare
ed assemblarli la rosa e lo giglio:
più che stella diana splende e pare,
e ciò ch' è lassù bello a lei somiglio.

Verde river' a lei rasembro e l'âre
tutti color di fior', giano e vermiglio,
oro ed azzurro e ricche gioi per dare:
medesmo Amor per lei rafina meglio.

Passa per via adorna, e sì gentile
ch' abassa orgoglio a cui dona salute,
e fa 'l de nostra fé se non la crede;

e no-lle pò apressare om che sia vile;
ancor ve dirò c'ha maggior virtute:
null'om pò mal pensar fin che la vede

 

La poesia di Guinizzelli è un sonetto, cioè un componimento di quattordici versi endecasillabi divisi in due quartine e due terzine, la cui invenzione è tradizionalmente attribuita ai Siciliani e in particolare a Iacopo da Lentini. In questo testo le rime sono alterne nelle quartine e replicate nelle terzine secondo lo schema ABAB ABAB CDE CDE.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Thanks for finally talking about >"Dolce stil novo in 2G" <Loved it!